In Piazza della Vittoria la consegna del Premio all’Opera d’Autore a Michel Hazanavicius

Ieri, 14 luglio, in Piazza della Vittoria, il Premio Oscar Michel Hazanavicius ha inaugurato il 41° Premio “Sergio Amidei”, accompagnato dall’attrice Bérénice Bejo.
A consegnare al regista il Premio all’Opera d’Autore sono stati Francesco Ranieri Martinotti, presidente dell’ANAC e Doriana Leondeff, sceneggiatrice e giurata del Premio.

Dopo la premiazione Hazanavicius ha dichiarato:

 Vi ringrazio veramente, sono molto onorato e commosso di ricevere questo premio. È un premio che ricompensa il mio lavoro di autore, oltre a essere un modo elegante per dirmi che sono vecchio.

Ma mi tocca comunque nel profondo per molti motivi.
Intanto perché è un premio e non importa di che tipo, perché riceverne fa sempre bene al proprio ego, piuttosto che passare il tempo a leggere le critiche di ragazzi terribili su Internet.
Inoltre sono molto commosso perché è un premio italiano e questo ne dà subito un sapore particolare. Amo l’Italia da ancora prima di essere nato, i miei genitori amavano l’Italia, Bérénice, che è qui in sala, ama l’Italia. Sono venuto molte volte in questo Paese, mi piace camminare in Italia, mangiare in Italia, bere del vino in Italia, vedere le persone in Italia e soprattutto amo il cinema italiano.

Vorrei citare qualche nome ma di sicuro ne potrei fare molti di più: Alberto Sordi, Dino Risi, Marco Bellocchio, Mario Monicelli, Vittorio Gassman, Ettore Scola, Marcello Mastroianni, Pietro Germi, Nino Manfredi, Anna Magnani, Claudia Cardinale, Luigi Comencini, Roberto Rossellini, Michelangelo Antognoni, Pier Paolo Pasolini, Silvana Mangano, Sergio Leone, Federico Fellini, Giuseppe Tornatore, Matteo Garrone, Nanni Moretti, Roberto Benigni, Rodolfo Sonego, Furio Scarpelli, Sergio Amidei, Toni Servillo, Sophia Loren, Pierfrancesco Favino, Massimo Troisi, Luca Marinelli, Elio Germano, Valeria Golino, Monica Vitti, Valerio Mastandrea. E anche attori francesi che hanno lavorato in Italia: Philippe Noiret, Jean-Louis Trintignant, Bernard Blier, Alain Delon.
Questi grandi artisti hanno forgiato il mio immaginario e la mia cultura. Il cinema italiano è sempre stato e rimarrà un punto di riferimento per me, come una famiglia di cui far parte. E anche per questo il Premio che mi state conferendo mi tocca molto

Il cinema italiano è sempre stato grande, anche se questo momento non è facile per nessuna cinematografia. Io comunque sono vicino al cinema italiano, perché lo amo.
Amo talmente il cinema italiano che non capisco perché abbiate dato a me questo premio. Avete già tutto a casa vostra, forse mi avete scambiato per un italiano perché faccio degli sforzi per vestirmi bene e essere elegante.

L’altro motivo per cui sono felicissimo è perché questo è un premio per gli sceneggiatori.
Si parla molto di registi e attori, ma senza gli sceneggiatori non si può fare niente. Per il film che vedrete adesso, The Artist, ho avuto molti premi come regista, ma nessuno come sceneggiatore. E ogni volta lo sceneggiatore che è in me era arrabbiato con il regista che sono.
Per un film muto come The Artist la parte difficile era scrivere la sceneggiatura, per questo non prendere premi come sceneggiatore mi ha fatto arrabbiare molto. Dato che non ci sono dialoghi, molti pensano che lo sceneggiatore non ci sia.
Il problema è che non poteva il me regista ringraziare da solo il me sceneggiatore. E quindi quando prendevo premi come regista mi arrabbiavo perché non potevo mai ringraziare lo sceneggiatore. E per fortuna che ero sempre io, se no da sceneggiatore avrei potuto aggredire il regista che aveva firmato il film per il mancato riconoscimento.

Per me il Premio Amidei è un riconoscimento veramente importante e vi ringrazio tantissimo.
Grazie!