Quella di Ugo Pilato, nato in Sicilia e arrivato bambino, con la famiglia, a Gorizia dopo la Prima guerra mondiale, è una figura dalle molte sfaccettature. Cinefilo appassionato, membro del Cineclub, produttore, regista e sceneggiatore; una volta finita la guerra, ritornato dalla dura esperienza della deportazione, ha fatto l’insegnante: produce e diffonde cultura in maniera incisiva ma senza troppa risonanza. È uno di quegli uomini silenziosi che, negli anni Cinquanta e Sessanta e Settanta, attraverso il cinema amatoriale e le attività divulgative e produttive connesse, partecipa alla rinascita di una città, Gorizia, che, più di altre, deve dimenticare la guerra. Ma Pilato è stato anche un padre affettuoso, un marito, un amico che ha fermato i momenti della sua vita privata attraverso la cinepresa, come tanti padri e madri di famiglia, in quegli anni. Questo contributo li usa, quei filmati, per raccontare lui e quel tempo.