Francesca Mazzoleni

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In Punta Sacra (2020) la regista catanese Francesca Mazzoleni vuole restituirci un’immagine il più possibile fedele alla complessa realtà sociale che si presenta all’Idroscalo. Il suo è  un cinema che accoglie esplicitamente la soggettività della sua autrice, alimentata dalle esperienze e dai legami intessuti negli anni di convivenza con la comunità, ponendola allora in rapporto con le altrettante individualità emerse grazie al lavoro sui continui conflitti interni (alle famiglie) ed esterni (alla comunità) che si presentano dentro e fuori la narrazione. Ne consegue dunque un racconto corale, dove oltre al confronto tra questi soggetti è lo stesso Idroscalo a parlarci attraverso i suoi strati geologici, riportando alla luce le vite del passato, i ricordi, i segni riemersi dalle acque e dal suolo degradato. Lo sguardo moltiplicato dall’obiettivo di Francesca sorvola quindi un luogo avente vita propria senza mai rifarsi all’ovvio lascito della poetica pasoliniana lì radicata. Il nome del poeta trasuda infatti inevitabilmente nei discorsi della comunità e nel medesimo strato geologico del paesaggio, ma si esaurisce completamente entro questa sola relazione tra soggetti e luogo, lasciando esprimere alla regista un suo personale cenno di poetica autoriale che forse la accompagnerà nelle opere da qui in divenire.